Lessico accademico – Ecologia Digitale

L'ecologia digitale ricerca la costituzione di spazi relazionali aperti, attraversabili, modulabili, per la creazione di tecnologie conviviali appropriate in ambienti multispecie

di: Marco Liberatore

Ogni comunità ha la tendenza a produrre un proprio linguaggio, soprattutto se è portatore di pratiche peculiari ed evidenti. Il Lessico accademico rappresenta le parole di Accademia Unidee – Fondazione Pistoletto, idee e concetti che fanno parte del nostro fare mondo; Ecologia digitale è una di queste.
La definizione è di Marco Liberatore.

 

 

L’ecologia digitale è un insieme di studi che fa riferimento da un lato al mondo naturale, all’impatto della società industriale avanzata sull’ambiente, a una visione organica dei fenomeni, ai rapporti tra gli elementi di un sistema e con il sistema stesso, e dall’altro allo sviluppo dei computer, all’evoluzione dell’infrastruttura di telecomunicazioni e in generale allo sviluppo delle tecnologie informatiche.

È quella ricerca che si confronta con diversi fattori propri dell’elemento digitale: dalla qualità e quantità del codice impiegato in un programma, come è stato creato il software e il tipo di licenza con cui è rilasciato, all’infrastruttura di software e hardware delle piattaforme, fino alla loro filiera industriale, dalle miniere per l’estrazione di metalli rari alle fabbriche di produzione della componentistica e dei device.

Perciò è essenziale una disamina tanto dell’organizzazione sociale ed economica implicate nella produzione di determinate tecnologie quanto degli effetti socio-ambientali e psicologici che comporta. Gli apparati tecnologici che usiamo ogni giorno come Google, Facebook, Amazon e tutte le cosidette Big Tech, non sono stati pensati in modo ecologico, ma sulla base del massimo profitto per queste aziende.

L’ecologia digitale ha l’obiettivo di approcciarsi alle tecnologie spogliandole del loro potenziale distruttivo e ha il compito di dimostrare che è possibile progettare e usare la tecnologia in modo diverso, non più su scala industriale, ma sul principio della sostenibilità locale. Inoltre va intesa anche relativamente agli effetti nocivi che gli apparati delle Big Tech producono nella costruzione delle soggettività a livello emotivo e cognitivo.

L’ecologia digitale ricerca la costituzione di spazi relazionali aperti, attraversabili, modulabili, per la creazione di tecnologie conviviali appropriate in ambienti multispecie.