Tertium Datur: a Osaka un progetto tra musica, teatro, arte e animazione

Per Expo 2025, a Osaka una performance con il contributo delle Scuole Civiche di Milano, Fondazione Pistoletto, Accademina Unidee e il Comune di Milano

di: Redazione

In occasione dell’Expo 2025 di Osaka, le Scuole Civiche di Fondazione Milano portano in Giappone un evento performativo che unisce creatività, multidisciplinarietà e dialogo tra culture. Si intitola “Tertium Datur” è andrà in scena il 27 e il 29 luglio presso la Sala Nanko della Soai University, accompagnato dall’orchestra della Soai University.

Il progetto nasce da un’idea di Sofia Weck, Ramona Mismetti e Francesco Grigolo e si sviluppa come un’opera corale che unisce talento, studio e visione artistica. Protagonisti sono docenti, studentesse e studenti che, grazie a una sinergia unica tra le tre Scuole Civiche di Milano, hanno dato forma a un lavoro multidisciplinare: la Civica Scuola di Musica Claudio Abbado ha curato le musiche originali, la Civica Scuola di Cinema Luchino Visconti ha realizzato i video di animazione, mentre la Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi ha firmato le parti performative. I costumi di scena sono invece a cura dell’Accademia UNIDEE – Fondazione Pistoletto.

L’iniziativa si inserisce nell’ambito del gemellaggio Milano-Osaka, un’amicizia storica siglata dai sindaci delle due città nel 1981 e da sempre improntata alla collaborazione, allo scambio di conoscenze e alla diffusione reciproca delle rispettive culture. L’evento avviene durante Expo Osaka 2025 in occasione del decimo anniversario di Expo Milano 2015 e si avvale del supporto del Comune di Milano – Area Relazioni Internazionali.

 

“Tertium Datur” è una performance in tre atti: si parte dalla bottega di Leonardo da Vinci, durante i preparativi della celebre Festa del Paradiso (1490), evento spettacolare da lui ideato per le nozze tra Gian Galeazzo Sforza e Isabella d’Aragona. Si assiste poi alla festa stessa – con un susseguirsi di musiche, canti e immagini animate che evocano l’atmosfera rinascimentale. Nel terzo atto, infine, il personaggio di Mira – aiutante immaginaria di Leonardo – guida il pubblico verso il presente, intrecciando l’utopia leonardesca con il pensiero simbolico del Terzo Paradiso. Il finale è un rituale collettivo, con la costruzione scenica della forma dell’infinito a tre cerchi, realizzata insieme al pubblico con materiali site specific (come origami e fiori).

Il momento conclusivo della performance sarà affidato a un brano originale ispirato ai “tre paradisi” e un testo recitato in italiano, con una registrazione in giapponese che ne diventa eco e risonanza. Un gesto simbolico, tra rito e contratto, per affermare una nuova alleanza tra arte, natura e umanità.

Il titolo stesso, “Tertium Datur”, è un’affermazione che rovescia l’assunto del principio giuridico “tertium non datur” (non esiste una terza possibilità), aprendo invece la strada a una visione che eccede i binarismi e immagina nuove possibilità. Una visione che dialoga con l’idea del Terzo Paradiso di Michelangelo Pistoletto, artista italiano di fama internazionale.

 

INFORMAZIONI:
Testi, elaborazione elettronica, voce e tromba: Sofia Weck
Direzione artistica contenuti video e animazioni: Ramona Mismetti
Composizione e direzione musicale: Francesco Vittorio Grigolo
Costumi: Accademia UNIDEE – Cittadellarte – Fondazione Pistoletto, Biella
Coordinamento: Maria Canella, Renzo Catoni, Nelly Hoffmann, Francesco Saverio Teruzzi
Tessuti: Pratrivero s.p.a.
Studenti e studentesse partecipanti: Bortolotto Elena, Cucchi Caterina, Dondi Anna, Landolfa Sara, Lionti Manuela, Lombardi Giulia, Mangiarotti Giulia, Re Francesca, Russo Benedetta, Gamba Samuele, Ieropoli Angelica, Anania Emanuele, Antonelli Raffaele, Bassan Samuele, Santucci Stefano.
Studente e studentesse (costumi): Maria Eduarda Belloni Flores, Leonardo Alves Mendes Da Silva, Clarissa Leone, Hitoe Nakamura, Martina Salvemini, Annarita Steni, Michele Torlaschi, Michela Voto.
I materiali per la realizzazione dei costumi sono tessuti ibridi di tipo stitch-bond appartenenti all’innovazione tessile Infibrity donati da Pratrivero s.p.a.